Non si tratta di una misura assistenzialistica, ma di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà. Al nucleo familiare beneficiario è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l’autonomia.
Al Reddito di inclusione sono destinati oltre un miliardo e 700 milioni, a cui si aggiungono le risorse per rafforzare i servizi per un totale di oltre 2 miliardi di euro dal 2019.
I beneficiari sono individuati tra i seguenti nuclei familiari:
• con almeno un figlio minorenne
• con un figlio con disabilità (anche se maggiorenne)
• con una donna in stato di gravidanza
• con una persona di 55 anni o più in condizione di disoccupazione
I nuclei beneficiari del REI, in sede di prima applicazione sono circa 500 mila, di cui 420 mila con minori; le persone potenzialmente coperte dal REI sono complessivamente quasi 1,8 milioni, di cui 700 mila minori; la dimensione media del nucleo familiare è pari a poco più di 3,5 componenti.
N°componenti Soglia d’accesso Redditi Lordi
(redditi al netto di affitto e altre detrazioni) (es. reddito lavoro dipendente e affitto da 300 mensili,
incrementati di 50 euro per ogni componente aggiuntivo)
1 3.000 8.250
2 4.710 11.137
3 6.120 13.650
4 7.380 15.780
5 8.550 17.550
N° componenti Beneficio massimo mensile
1 187,50
2 294,38
3 382,50
4 461,25
5 485,41
I beneficiari sono individuati sulla base reddituale e patrimoniale dell’ISEE, con soglia fissata a 6.000 euro.
Per il tipo di indicatore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE diviso la scala di equivalenza) la soglia sarà fissata a 3.000 euro. Inoltre saranno fissate soglie patrimoniali relative agli immobili diversi dalla prima casa e al possesso di conti e titoli finanziari.